Le billette di origine russa vengono offerte a livelli più elevati rispetto a una settimana fa in Turchia, principalmente a causa della scarsità di offerta, dell'andamento poco chiaro del rottame e dei prezzi più elevati del tondo. Gli acquirenti turchi continuano a ricevere offerte anche dall'Asia e dalla regione del GCC, ma non sono stati segnalati nuovi accordi.
Attualmente, alcuni stabilimenti e trader russi offrono billette in pronta consegna alla Turchia a 590-595 $/t CFR e fino a 600-610 $/t CFR. Infatti, un carico di 3.000 tonnellate è stato recentemente ordinato a 600 $/t CFR, mentre le vendite precedenti per lotti simili erano state chiuse a 590-592 $/t e 597 $/t CFR, come riportato da SteelOrbis. Alla fine della scorsa settimana, le offerte di billette dalla Russia alla Turchia si sono attestate a 580-590 $/t CFR.
Diversi venditori hanno riferito che le trattative continuano e che presto potrebbero esserci nuovi accordi. «Non abbiamo ancora un quadro chiaro per il rottame, ma ci sono acquirenti che non riescono a trovare billette localmente e quindi devono importare o fermare i loro stabilimenti», ha detto un trader a SteelOrbis.
Nel mercato interno solo poche acciaierie offrono, mentre molte preferiscono invece vendere tondo per cemento armato o stanno facendo manutenzioni e riduzioni della produzione. Le poche offerte disponibili sono a 640 $/t franco produttore, in aumento di 10-20 $/t rispetto alla scorsa settimana.
Inoltre, la Turchia ha ricevuto offerte di billette dalla Malesia a 570 $/t CFR e dagli Emirati Arabi Uniti a 580 $/t CFR, entrambe per spedizioni nella seconda metà di novembre.
I prezzi di riferimento delle billette russe sono aumentati a 535-540 $/t FOB Mar Nero con un punto medio di 537,5 $/t FOB, in aumento di 12,5 $/t in media rispetto al livello precedente. Tra le ragioni principali dell'aumento ci sono i volumi limitati disponibili in Russia; alcuni grandi stabilimenti, infatti, non sono tornati sul mercato con offerte per la spedizione di dicembre. Inoltre, il lungo periodo di transizione prima dello stop alle importazioni di semilavorati dalla Russia in Europa crea minori preoccupazioni per la negoziazione di nuovi acquisti.