In Italia i prezzi dei prodotti lunghi hanno fatto segnare rialzi al rientro degli operatori dalle festività. La principale causa sono gli elevati prezzi dell'energia, che hanno determinato un forte incremento dei costi di produzione negli ultimi mesi.
Il prezzo del tondo ha toccato quota 550 €/t base partenza, mettendo a segno un incremento di 50-60 €/t rispetto a metà dicembre. «I compratori sono perplessi e non sembrano intenzionati ad accettare ulteriori rincari», ha affermato una fonte, aggiungendo che tutti i produttori italiani hanno scorte piuttosto alte al momento.
Le quotazioni sono cresciute anche nel caso della vergella. Secondo quanto riferito a SteelOrbis, i prezzi del materiale da trafila sono aumentati di una trentina di euro rispetto a fine dicembre, raggiungendo all'incirca gli 850 €/t reso cliente. Allo stesso tempo, la vergella per rete ha toccato gli 800-810 €/t reso.
«Tutti i produttori Ue stanno chiedendo aumenti, ma resta da vedere se questi verranno assorbiti e se c'è richiesta reale sul mercato», è stato il commento di un trader. La stessa fonte ha posto l'accento sul fatto che, mentre le acciaierie stanno chiedendo aumenti sui prezzi dei prodotti finiti, «dal lato degli acquisti stanno spingendo il rottame al ribasso».
Stefano Gennari