Le acciaierie turche hanno rinunciato ad ottenere aumenti sui prezzi dei coils laminati a caldo (HRC), tuttavia gli sconti da loro concessi non sono stati finora sufficienti a stimolare la domanda, né sul mercato domestico né all'export. L'emergenza virus a livello mondiale, il crollo dei prezzi del petrolio e il silenzio nel segmento del rottame stanno causando enorme incertezza.
Sul mercato interno turco i prezzi degli HRC si attestano prevalentemente a 495-505 $/t franco produttore, con consegna ad aprile-maggio. Ciononostante, la richiesta scarseggia a fronte sia della situazione incerta sia del fatto che molti grossi compratori si sono già riforniti nelle ultime due settimane acquistando materiale da paesi CIS e Asia a 475-490 $/t CFR.
Le offerte turche destinate all'export sono scese al livello di 495-595 $/t FOB per le spedizioni di maggio. Si registrano ancora alcune offerte più alte, ma non sono considerate accettabili. Alcuni produttori sostengono di ottenere un prezzo di 485-490 $/t FOB sui grossi ordini, ma al momento non vi sono compratori, specialmente in Europa. La diffusione del coronavirus in Italia ha quasi interrotto le attività, di conseguenza le offerte d'acquisto sono assai rare e prevalentemente pari a 450-460 $/t FOB secondo quanto riferito da fornitori turchi.
Per finire, in Egitto le offerte dalla Turchia si collocano a quota 510-515 $/t CFR, dove il trasporto ammonta a 15-20 $/t. L'idea di prezzo dei compratori tuttavia è decisamente inferiore.