La Cina ha ripreso ad acquistare billette dall'estero dopo l'incremento dei prezzi locali, a sua volta sostenuto dal rialzo delle quotazioni dei future sui metalli ferrosi. Allo stesso tempo, tuttavia, un fornitore estero è stato costretto a concedere uno sconto sul prezzo per poter chiudere un contratto.
Secondo quanto appreso da SteelOrbis, 20.000 tonnellate di billette provenienti dal Vietnam sono state acquistate in Cina al prezzo di 642 $/t FOB o 672-675 $/t CFR. La scorsa settimana i compratori cinesi chiedevano prezzi non più alti di 650-660 $/t CFR. Al tempo stesso, tuttavia, lo stesso produttore ha dovuto concedere una riduzione di 8 $/t rispetto al prezzo di 650 $/t FOB registrato nell'ultima vendita nelle Filippine.
La ripresa delle importazioni di billette in Cina è considerata un segnale positivo da numerose fonti. Le acciaierie di Tangshan hanno alzato i prezzi locali di 90 RMB/t (14 $/t) rispetto alla scorsa settimana, portandole a quota 4.910 RMB/t (759 $/t) franco produttore, ovvero 671,5 $/t al netto dell'IVA. «La Cina oggi festeggia il 100° anniversario del partito comunista cinese, pertanto è tutto fermo – ha affermato un trader –. Domani le fabbriche e i cantieri riprenderanno le attività. Per questo mese si prevedono numerosi controlli ambientali, perciò prevedo che i prezzi dei semilavorati, inclusi le billette, resteranno forti a fronte dei tagli alle produzioni».
Oggi 1° luglio i prezzi dei future sul tondo per cemento armato allo Shanghai Futures Exchange sono ammontati a 5.146 RMB/t (795 $/t), mettendo a segno un rialzo di 213 RMB/t (33 $/t) o del 4,3% rispetto al 24 giugno.
1 $ = 6,4709 RMB