Il clima nel mercato cinese delle billette è peggiorato dopo il recente calo dei prezzi dei future sul tondo e le restrizioni annunciate nel distretto di Fengrun nei confronti dei rilaminatori.
Le acciaierie a Tangshan hanno ridotto i prezzi delle billette di 60 RMB/t rispetto a venerdì scorso, portandole al livello di 4.940 RMB/t (772 $/t) franco produttore, l'equivalente di 683 $/t al netto dell'IVA. Il calo, come accennato, è attribuito in buona parte al fatto che i rilaminatori indipendenti del distretto di Fengrun sono stati costretti a ridurre la produzione fino al 13 luglio allo scopo di migliorare la qualità dell'aria. L'impatto sul consumo di billette non dovrebbe essere significativo, tuttavia l'annuncio è stato sufficiente a causare un lieve calo delle quotazioni.
Oggi 7 luglio, inoltre, i prezzi dei future sul tondo hanno chiuso a quota 4.959 RMB/t (775 $/t) sullo Shanghai Futures Exchange, scendendo di 216 RMB/t o del 4,175 rispetto al 4 giugno e quindi annullando gli aumenti registrati la scorsa settimana. Questo sviluppo ha causato un peggioramento del sentiment nel mercato delle billette.
Di conseguenza, il prezzo più alto possibile per le billette importate in Cina è passato dai 690-710 $/t CFR della scorsa settimana all'attuale livello di 670-675 $/t CFR. Nei giorni scorsi due lotti di billette provenienti dal Vietnam erano stati acquistati ai prezzi di 675 e 683 $/t FOB, equivalenti rispettivamente a 700 e 708 $/t CFR Cina. Alle condizioni attuali, tuttavia, è difficile che i trader che hanno acquistato questo materiale riescano a venderlo agli utilizzatori finali in Cina. Secondo alcune fonti, essi aspetteranno o cercheranno di rivenderlo in altri mercati, ad esempio nel Sudest asiatico. «Il trend in Cina è poco chiaro e l'impatto dei futures appare molto forte», ha commentato un trader internazionale.