La maggior parte degli operatori si aspetta un rialzo dei prezzi delle billette provenienti dai paesi CIS dopo le festività. Tra i fattori a supporto di questa previsione vi sono il miglioramento del sentiment nel segmento del rottame, la carenza d'offerta da parte delle acciaierie e il previsto incremento della domanda in Turchia e in altri paesi.
Questa settimana la maggior parte delle acciaierie dell'area CIS ha abbandonato il mercato per le festività. Le ultime offerte da parte dei grossi produttori hanno superato tutte i 600 $/t FOB, mentre fino alla scorsa settimana i clienti non erano disposti ad accettare prezzi oltre i 590-595 $/t FOB.
In Turchia, dove le offerte d'acquisto si attestavano a 600-620 $/t CFR la scorsa settimana, i prezzi hanno raggiunto il livello minimo di 630-635 $/t CFR. Per ora tuttavia si tratta di un livello indicativo, poiché l'interesse verso l'import di billette è ancora debole e i clienti si stanno rifornendo dai produttori locali per soddisfare le necessità più immediate.
Nel fattempo, diverse acciaierie dei paesi CIS «sostengono di essere sold out», ha affermato un trader.
Anche in Nord Africa si prevede che i compratori riprenderanno gli acquisti di billette dopo il periodo di festività, poiché non sono stati in grado di farlo recentemente. Gli ultimi prezzi discussi in Tunisia ed Egitto sono ammontati a 640-645 $/t CFR la scorsa settimana, ma a inizio gennaio le fonti prevedono di ottenere aumenti di almeno 10 $/t.
Per il momento il prezzo di riferimento di SteelOrbis per le billette CIS resta pari a 595-600 $/t FOB.