Una commissione dell'Organizzazione Mondiale del Commercio ha emesso la scorsa settimana una decisione in favore dei produttori siderurgici turchi Colakoglu ed Erdemir, dichiarando che il governo marocchino ha violato le regole del commercio internazionale nell'emanare dazi antidumping sulle importazioni di acciai laminati a caldo provenienti dalla Turchia.
Colakoglu ed Erdemir avevano inizialmente ottenuto margini di dumping nulli in base all'indagine iniziale, ma successivamente l'agenzia commerciale investigativa del Marocco (MDCCE) aveva portato i margini di dumping all'11%.
Il gruppo di esperti ha rilevato che l'MDCCE ha scartato alcuni dati presentati dai produttori turchi e calcolato i propri dazi utilizzando "fatti disponibili", un metodo inteso a punire le società che non collaborano sufficientemente nell'ambito di un'indagine. L'MDCCE ha inoltre violato l'accordo antidumping completando le indagini oltre il periodo di 18 mesi prescritto dalle regole del WTO, e si è basata troppo pesantemente su un'analisi industriale imperfetta preparata dalla società di consulenza McLellan and Partners Ltd., che avrebbe "inquinato la scoperta del pregiudizio da parte del governo".
La Turchia originariamente aveva presentato una denuncia nell'ottobre del 2016. Entrambe le parti hanno ora 60 giorni di tempo per impugnare la decisione del WTO. Se la sentenza verrà confermata in appello, il Marocco dovrà rimuovere o rivedere i propri dazi antidumping.