Nei primi sette mesi dell’anno l’output mondiale di acciaio grezzo si è attestato a 1,03 miliardi di tonnellate, facendo registrare una contrazione del 5,2% su base annua. I dati provengono dalla World Steel Association (worldsteel).
Nel solo mese di luglio la produzione globale di acciaio grezzo è ammontata a 152,7 milioni di tonnellate, facendo registrare un incremento del 2,9% su base mensile ma un calo del 2,5% su base annua.
Sempre a luglio, in Asia, la produzione di acciaio grezzo a maggio è ammontata a 116,5 milioni di tonnellate, aumentando del 2,3% in termini tendenziali, con 93,4 milioni di tonnellate prodotti dalla Cina (+9,1%), 6 milioni di tonnellate dal Giappone (-27,9%), 7,2 milioni di tonnellate dall’India (-24,6%) e 5,5 milioni di tonnellate dalla Corea del Sud (-8,3%). Tutte le variazioni sono calcolate rispetto allo stesso mese del 2019.
L'UE ha sfornato 9,8 milioni di tonnellate di acciaio grezzo, dato in calo del 24,4%, con 2,4 milioni di tonnellate prodotte dalla Germania (-24,7%), 1,8 milioni di tonnellate dall’Italia (-11,2%), 860.000 tonnellate dalla Francia (-34,5%) e 630.000 tonnellate dalla Spagna (-26,2%).
La Turchia ha prodotto 3,1 milioni di tonnellate di acciaio grezzo, dato in aumento del 7,4%. L'area CIS ha prodotto acciaio grezzo per 8,1 milioni di tonnellate (-5,8%), con 5,8 milioni forniti dalla Russia (-5%) e 1,8 milioni dall'Ucraina (-1,9%).
Nello stesso mese in Nord America la produzione di acciaio grezzo è stata pari a 7,2 milioni di tonnellate, facendo segnare una flessione del 28%, con gli USA che hanno prodotto 5,2 milioni di tonnellate (-29,4%) e il Messico 1,2 milioni di tonnellate (-22,6%). La produzione in Sud America è ammontata a 3,1 milioni di tonnellate (-6,1%), con il Brasile che da solo ha contribuito per 2,6 milioni di tonnellate (+3,5%).