Nei primi otto mesi dell'anno l'output mondiale di acciaio grezzo si è attestato a 1,187 miliardi di tonnellate, facendo registrare una contrazione del 4,2% su base annua. I dati, pubblicati oggi, sono stati raccolti dalla World Steel Association (worldsteel) e riguardano 64 paesi.
Nel solo mese di agosto la produzione globale di acciaio grezzo è ammontata a 156,244 milioni di tonnellate, segnando un incremento dello 0,6% su base annua. Worldsteel ha precisato che 1a causa delle difficoltà dovute alla pandemia di COVID-19, molti dei dati di questo mese sono stime che potrebbero essere visite nel prossimo aggiornamento mensile».
Sempre ad agosto, in Asia, la produzione di acciaio grezzo è ammontata a 120,2 milioni di tonnellate, aumentando del 4,8% in termini tendenziali, con 94,8 milioni di tonnellate prodotti dalla Cina (+8,4%), 6,4 milioni di tonnellate dal Giappone (-20,6%), 8,4 milioni di tonnellate dall’India (-4,4%) e 5,8 milioni di tonnellate dalla Corea del Sud (-1,8%). Tutte le variazioni sono calcolate rispetto allo stesso mese del 2019.
L'UE ha sfornato 9,3 milioni di tonnellate di acciaio grezzo, dato in calo del 16,6%, con 2,8 milioni di tonnellate prodotte dalla Germania (-13,4%), 939.000 tonnellate dall'Italia (+9,7%), 722.000 tonnellate dalla Francia (-31,2%) e 696.000 tonnellate dalla Spagna (-32,5%).
La Turchia ha prodotto 3,2 milioni di tonnellate di acciaio grezzo, dato in aumento del 22,9%. L'area CIS ha prodotto acciaio grezzo per 7,9 milioni di tonnellate (-6,2%), con 5,5 milioni forniti dalla Russia (-4,6%) e 1,8 milioni dall'Ucraina (-5,7%).
Nello stesso mese in Nord America la produzione di acciaio grezzo è stata pari a 7,6 milioni di tonnellate, facendo segnare una flessione del 23,7%, con gli USA che hanno prodotto 5,5 milioni di tonnellate (-24,4%) e il Messico 1,2 milioni di tonnellate (-17,3%). La produzione in Sud America è ammontata a 3,3 milioni di tonnellate (-1,7%), con il Brasile che da solo ha contribuito per 2,7 milioni di tonnellate (+6,5%).