A settembre di quest'anno la produzione globale di acciaio grezzo è ammontata a 144,4 milioni di tonnellate, facendo registrare un calo dell'8,9% su base annua. Dopo il -1,4% di agosto, si tratta della seconda variazione di segno negativo dallo scorso anno ed è dovuta alla contrazione dell'output cinese.
I dati provengono dal report mensile della World Steel Association (worldsteel), secondo la quale nei primi nove mesi del 2021 la produzione di acciaio grezzo in 64 paesi del mondo si è attestata a 1,461 miliardi di tonnellate, il 7,8% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
A settembre, in Asia, la produzione di acciaio grezzo è ammontata a 101,9 milioni di tonnellate, calando del 14,6%. La Cina ha prodotto 73,8 milioni di tonnellate, per il terzo mese consecutivo in calo (-21,2%). 8,1 milioni di tonnellate sono stati prodotti dal Giappone (+25,6%), 9,5 milioni di tonnellate dall'India (+7,2%) e 5,5 milioni di tonnellate dalla Corea del Sud (-5%). Tutte le variazioni sono calcolate su base annua.
L'Ue-27 ha sfornato 12,7 milioni di tonnellate di acciaio grezzo, dato in crescita del 15,6%. 3,3 milioni di tonnellate sono stati prodotti dalla Germania (+10,7%). La produzione di acciaio grezzo in Italia è ammontata a 2,3 milioni di tonnellate, crescendo del 28%.
La Turchia ha prodotto 3,3 milioni di tonnellate di acciaio grezzo (+10,7%). L'area CIS ha prodotto acciaio per 8,2 milioni di tonnellate (-1%), con 5,9 milioni forniti dalla Russia (-2,2%), anche se quest'ultima è una stima.
Nello stesso mese in Nord America la produzione di acciaio grezzo è stata pari a 9,8 milioni di tonnellate, facendo segnare un aumento del 19,2%, con gli USA che hanno prodotto 7,3 milioni di tonnellate (+22%). L'output in Sud America è ammontato a 3,9 milioni di tonnellate (+17%), con il Brasile che da solo ha contribuito per 3,1 milioni di tonnellate (+15,3%).
In Africa, la produzione di acciaio grezzo è ammontata a 1,4 milioni di tonnellate (+51%), mentre in Medio Oriente si è attestata a 2,2 milioni di tonnellate (-35,7%), con l'Iran che secondo le stime ha prodotto 1,3 milioni di tonnellate (-51,4%).