Nel proprio outlook a breve termine diffuso questo mese, la World Steel Association (Worldsteel) ha previsto che la domanda globale di acciaio crescerà dell’1,8% nel 2018, ammontando a 1,46 miliardi di tonnellate, mentre per il 2019 prevede un ulteriore aumento dello 0,7% a 1,478 miliardi di tonnellate, in entrambi i casi rispetto all’anno precedente.
Commentando tale previsione, T.V. Narendran, presidente della commissione economica di worldsteel, ha dichiarato che “nei prossimi due anni la situazione economica globale dovrebbe rimanere favorevole, con un’elevata fiducia e con il rafforzamento della ripresa dei livelli di investimento nelle economie avanzate. Beneficiando di questi fattori, la domanda di acciaio nelle economie in via di sviluppo e in quelle avanzate dovrebbe mostrare una crescita sostenuta con rischi relativamente limitati. Ciononostante, le tensioni commerciali e i probabili movimenti dei tassi di interesse di USA e UE potrebbero avere un impatto negativo sullo slancio attuale”.
La Cina rallenterà la sua crescita
Le previsioni di “Worldsteel riguardanti la Cina sottolineano che nel 2018 e nel 2019 la crescita del PIL del paese dovrebbe subire un lieve rallentamento ma, mentre il governo continua a concentrarsi nel trasferire il fattore di crescita verso il consumo, è probabile che gli investimenti rallentino ulteriormente. La domanda di acciaio nel 2018 dovrebbe restare “piatta”; nel 2019 si prevede invece una flessione del 2% con un ulteriore rallentamento delle attività di costruzione.
Le prospettive per le economie sviluppate rimangono solide
La domanda di acciaio nei paesi sviluppati dovrebbe aumentare dell’1,8% nel 2018 e rallentare all’1,1% nel 2019. La previsione riguardante la domanda negli USA rimane solida, sulla base degli ottimi fondamentali. Sebbene si preveda che la recente riforma fiscale aumenti ulteriormente la domanda di acciaio attraverso la sua influenza positiva sugli investimenti, si registra una certa preoccupazione riguardo a un possibile surriscaldamento dell’economia. Il piano infrastrutturale previsto difficilmente influenzerà la domanda di acciaio nel breve termine. L’economia dell’UE, invece, ha avuto un forte slancio positivo con una ripresa ampiamente diffusa tra gli stati membri dell’Unione. La domanda siderurgica sarà supportata da una ripresa dell’edilizia non residenziale e dall’attività manifatturiera.
Worldsteel ha indicato che un previsto inasprimento della politica monetaria negli USA e nell’UE sarà responsabile di un rallentamento della crescita della domanda di acciaio nel 2019.
Le economie in via di sviluppo sfrutteranno il momento favorevole per rafforzarsi
La domanda di acciaio nelle economie emergenti e in via di sviluppo (esclusa la Cina) dovrebbe crescere del 4,9% nel 2018 e del 4,5% nel 2019, secondo Worldsteel.
La ripresa dei prezzi del petrolio e delle materie prime ha migliorato la previsione per i paesi della regione MENA. La lieve ripresa in Russia e Brasile dovrebbe proseguire. Anche nei paesi dell’America Latina è in corso la ripresa e la crescita potrebbe accelerare con l’applicazione delle riforme, ma le imminenti elezioni rappresentano un elemento di incertezza.
La domanda turca di acciaio ha mostrato solidità nel 2017, supportata dalle misure governative. Sebbene stia leggermente rallentando a causa di una diminuzione degli stimoli economici, la domanda turca dovrebbe presentare una crescita stabile nel 2018/19.
Nella regione dell’ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico), la domanda nel 2017 è calata a causa della lentezza delle attività di costruzione e del destoccaggio. Nel 2018/19, comunque, la domanda dovrebbe riprendere a crescere, sostenuta dagli investimenti infrastrutturali.