Webuild completa l'acquisizione di Astaldi

venerdì, 06 novembre 2020 18:27:02 (GMT+3)   |   Brescia
       

Webuild ha annunciato il completamento dell'acquisizione del 65% di Astaldi, portando a conclusione la più importante operazione di questo tipo prevista all'interno del Progetto Italia, il nuovo colosso delle costruzioni messo in piedi con Cdp e istituti bancari. «Nasce un gruppo specializzato nella realizzazione di grandi infrastrutture complesse per la mobilità sostenibile, l'energia idroelettrica, l'acqua e i green buildings, leader sul mercato italiano e tra i principali player di settore a livello internazionale con un portafoglio ordini di oltre 40 miliardi di euro – si legge nella nota aziendale -. L'operazione, oltre a garantire una crescita dimensionale del Gruppo Webuild, permetterà l'aggregazione di diverse competenze tecniche ed ingegneristiche innovative, sviluppate nei circa 100 cantieri operativi nel mondo, e l'espansione del panorama geografico di riferimento per rispondere tempestivamente ai programmi di investimento nel settore delle grandi infrastrutture strategiche promossi dai governi nazionali, contribuendo all'avanzamento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) definiti dall'ONU e alla lotta ai cambiamenti climatici».

Con l'acquisizione di Astaldi, il nuovo gruppo arriverà ad occupare 70.000 dipendenti tra diretti e indiretti. «Più grandi, più solidi, più organizzati, più efficienti, per competere meglio insieme sui mercati internazionali e rilanciare il mercato italiano delle infrastrutture» ha affermato l'amministratore delegato di Webuild, Pietro Salini. «Sentiamo il dovere – ha aggiunto – di modernizzare il Paese sbloccando e avviando nuovi progetti in un'ottica di sostenibilità della crescita di lungo periodo, anche grazie alla straordinaria occasione rappresentata dai fondi europei. Un dovere che diventa una vera e propria urgenza soprattutto in questo periodo, in funzione anticiclica, per rilanciare l'economia post-pandemia COVID-19 e dare lavoro e una nuova speranza ai giovani».

Il gruppo sta lavorando a un piano industriale triennale. «Permetteremo così all'Italia di aprire una nuova stagione di ricostruzione sostenibile, che passi dalla mobilità alle infrastrutture idriche, alla tutela idrogeologica di un Paese che vive di emergenze e non di pianificazione preventiva, alla manutenzione delle opere esistenti fino ad arrivare all'edilizia green, edilizia ospedaliera e scolastica» ha concluso Salini.