Una task force brasiliana incaricata dell’applicazione della legge, comprendente polizia locale e pubblici ministeri, ha ordinato l’arresto di otto dirigenti di Vale nell’ambito dell’indagine penale riguardante il disastro di Brumadinho, che finora ha causato la morte di 166 persone, mentre 147 risultano ancora disperse.
Tra i dipendenti di Vale presi in custodia, anche quattro amministratori, due dei quali incaricati di ruoli esecutivi, oltre a quattro impiegati nelle aree tecniche. Gli otto dirigenti erano direttamente coinvolti nella sicurezza e nella stabilità della diga crollata il 25 gennaio.
I pubblici ministeri hanno riferito che gli arresti sono provvisori e potrebbero passare trenta giorni prima del processo; secondo loro, esistono abbastanza prove per accusare gli otto dirigenti di aver preso parte a una serie di omicidi. I pm indagheranno anche su potenziali reati ambientali e sul reato di falsa testimonianza.
Sono stati arrestati anche quattro impiegati dell'organismo di certificazione internazionale TUV SUD, che avevano attestato la sicurezza della diga.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Valor, la Security Exchange Commission (CVM) starebbe indagando su alti dirigenti e su membri del consiglio. Gli organismi nazionali garanti della sicurezza starebbero esaminando le violazioni delle leggi in materia di sicurezza.