Secondo i risultati di un'indagine sulla forza lavoro condotta dalla Associated General Contractors of America (AGC) e da Autodesk, la pandemia di Covid-19 ha danneggiato l'industria edilizia statunitense, provocando ritardi e cancellazioni di progetti, congedi e licenziamenti, e rimane difficile per la maggior parte delle aziende trovare operai da assumere. I rappresentanti delle associazioni hanno aggiunto che l'indagine dipinge il quadro di un settore che necessita di misure di sostegno alla ripresa e allo sviluppo della forza lavoro sia nell'immediato sia nel lungo periodo.
Ken Simonson, capo economista dell'AGC, ha affermato che «poche aziende sono sopravvissute indenni alla pandemia, per colpa dei ritardi o delle cancellazioni dei progetti». Il 60% delle aziende che hanno risposto al sondaggio riferisce di aver posticipato o cancellato almeno un progetto futuro a causa del coronavirus, mentre il 33% riferisce di aver interrotto progetti già in essere. A giugno, quando l'AGC aveva condotto la precedente indagine, il 32% degli intervistati aveva segnalato cancellazioni, mentre ad agosto la quota dei progetti annullati è quasi raddoppiata.
Il coronavirus ha anche influito negativamente sui livelli di produttività del settore, poiché le aziende di tutta la nazione hanno applicato diverse misure di protezione dei lavoratori e del pubblico dal contagio. Il 44% delle aziende riferisce di aver impiegato più tempo per completare i progetti in corso e il 32% afferma di aver investito maggiormente per completarli.
Solo il 42% delle aziende intervistate ha dichiarato che il proprio volume di affari è tornato ai livelli di un anno fa o che ciò accadrà nei prossimi sei mesi (a giugno la percentuale era del 52%). Il 37% ha stimato un periodo superiore ai sei mesi per un ritorno ai livelli normali di attività, mentre il restante 21% non ha saputo dare un'opinione al riguardo.
Le aspettative di recupero da parte degli appaltatori variano a seconda della regione, del tipo di progetto e del volume delle entrate. È stata riscontrata una difficoltà, soprattutto per gli appaltatori nel settore delle austrade e dei trasporti, a riempire le posizioni aperte. Dai dati è emerso inoltre che che le piccole imprese (con un fatturato pari o inferiore a 50 milioni di dollari) hanno avuto meno probabilità di subire cancellazioni di progetti imminenti, ovvero il 56%. Per le imprese di medie dimensioni (con fatturato compreso tra i 50,1 milioni di dollari e i 500 milioni di dollari) il dato sale al 71%, mentre per quelle di grandi dimensioni (con fatturato superiore ai 500 milioni di dollari) il dato si attesta al 69%.
Circa un terzo delle aziende intervistate ha congedato o licenziato dipendenti a causa della pandemia e delle chiusure ordinate da funzionari governativi o da proprietari di progetti. Così come nel segmento degli appaltatori autostradali, il 44% delle società ha difficoltà a riempire le posizioni lavorative aperte. Tra i motivi che spingono i dipendenti a rifiutarsi di tornare al lavoro vi sono il timore di contrarre il virus, le responsabilità familiari e la preferenza a ricevere i sussidi di disoccupazione. Per risolvere ls situazione di carenza di manodopera, le società si sono rivolte a diverse tecnologie. Inoltre, il 38% di esse dichiara di aver aumentato lo stipendio per attrarre e trattenere i lavoratori. Al contrario, solo il 3% delle aziende ha ridotto il salario.
Le imprese edili hanno identificato una serie di misure che i funzionari di Washington potrebbero adottare per aiutare l'industria. Tra le proposte vi sono la richiesta di aumento dei finanziamenti per tutte le forme di infrastrutture e strutture pubbliche, la richiesta che il Congresso e l'amministrazione Trump promuovano riforme in difesa delle aziende che proteggono i lavoratori dal coronavirus da azioni legali inutili e la richiesta che il Congresso lavori per evitare che i sussidi di disoccupazione fungano da ostacolo al ritorno delle persone al lavoro.
I rappresentanti dell'AGC, oltre ad aver svelato nuovi piani per incoraggiare un'occupazione ben retribuita nel settore edile, stanno per lanciare una nuova campagna denominata "Construction is Essential" al fine di evidenziare i numerosi vantaggi della carriera nel settore edilizio.
L'AGC e Autodesk hanno condotto l'indagine sulla forza lavoro tra il 4 e il 26 agosto scorsi. Oltre 2.000 aziende edili hanno partecipato all'indagine.