Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato ieri 20 aprile un ordine esecutivo che apre un'indagine in conformità con l'articolo 232(b) del Trade Expansion Act del 1962, il quale consente di introdurre dazi o di regolare le importazioni "nella misura necessaria a potenziare la sicurezza nazionale".
È atteso un rapporto entro 270 giorni dall'inizio dell'indagine. Ciononostante, secondo Trump, il Dipartimento del Commercio potrebbe completare l'indagine in tempi decisamente più brevi: 50 giorni. Il presidente avrà poi 90 giorni di tempo per decidere se intraprendere le azioni suggerite. Trump ha negato che la sua mossa prenda di mira la Cina: "Non ha niente a che fare con la Cina. Ha a che fare con tutto il mondo. Il problema del dumping è un problema mondiale".
"L'acciaio - ha aggiunto - è fondamentale sia per la nostra economia che per le nostre forze armate. Non è un settore nel quale possiamo permetterci di dipendere da altri paesi".
L'ultimo rapporto legato alla sezione 232 fu prodotto sul minerale di ferro e i semilavorati siderurgici nell'ottobre del 2001. All'epoca, il Dipartimento del Commercio USA non fu in grado di stabilire se le importazioni di minerale ferroso e semilavorati minacciassero la sicurezza nazionale e, dunque, non suggerì alcuna azione presidenziale mirata all'aggiustamento dei livelli di importazione.
La nuova indagine esaminerà anche gli "effetti incrementali" delle tariffe addizionali sulle importazioni siderurgiche, cercando di stabilire anche se le tariffe si possano tradurre in aumenti eccessivi sull'acciaio statunitense per i consumatori finali.
Thomas J. Gibson, presidente e amministratore delegato dell'American Iron and Steel Institute (AISI), applaude la decisione di Trump affermando che "tempi di crisi richiedono misure straordinarie" e che il lancio di questa indagine è "un ottimo modo per contribuire ad affrontare la seria minaccia rappresentata dalle pratiche di commercio sleale".
Secondo Philip K. Bell, presidente della Steel Manufacturers Association (SMA), questa decisione "dimostra che l'amministrazione Trump riconosce il ruolo vitale che l'industria siderurgica gioca nella sicurezza nazionale del paese. Invocando questa porzione della legge statunitense sul commercio per determinare se le importazioni di acciaio negli USA debbano essere regolate per regioni di sicurezza nazionale, il presidente mostra di utilizzare qualsiasi strumento in suo potere per supportare la siderurgia".