La senatrice statunitense Elizabeth Warren (D-Massachusetts) ha inviato una richiesta all’ispettore generale del Dipartimento del Commercio (DOC) statunitense affinché venga svolta un’indagine sul processo del DOC di concessione e bocciatura delle esenzioni dalle tariffe della Section 232 su acciaio e alluminio. Secondo quanto riportano i media, la richiesta sostiene che il DOC abbia preso delle decisioni “controverse”, tra cui la concessione di un’esenzione alla controllata di una società russa sanzionata.
Il DOC ha ricevuto oltre 30.000 richieste di esenzione dopo che il ministro del commercio Wilbur Ross ha accettato di annullare i dazi nei confronti di quelle società statunitensi che potessero dimostrare che alcuni prodotti in acciaio o alluminio non erano disponibili negli Stati Uniti, o che non minacciassero la sicurezza nazionale del paese, ragioni principali dell’attuazione delle tariffe. Al momento, il DOC ha approvato 2.101 richieste e ne ha rifiutate 1.458, mentre tutte le altre devono ancora essere valutate.
Nella lettera della senatrice Warren si legge che “il processo che DOC utilizza per prendere le decisioni che riguardano migliaia di società americane soggette alle tariffe del presidente Trump non riesce a proteggere la sicurezza nazionale; è arbitrario e opaco, pieno di errori e soggetto a favoritismi politici”.
Inoltre, nella lettera viene espressa preoccupazione riguardo al fatto che l’industria siderurgica statunitense, che ha stretti legami sia con Trump che con Wilbur Ross, eserciterebbe un'influenza eccessiva nel processo decisionale del DOC. Warren ha citato un articolo del New York Times di questo mese, il quale sostiene che Nucor e US Steel avrebbero presentato obiezioni su 1.600 richieste di esenzione, e tutte quelle richieste sarebbero state respinte.
Warren ha richiesto che l'ispettore generale analizzi il processo decisionale utilizzato dal DOC, sulla modalità in cui le esenzioni sono approvate o rifiutate, e che sia svolta un’indagine sulle procedure del personale del DOC. Ha chiesto inoltre un'indagine sulle potenziali interferenze politiche e sui favoritismi nell’ambito delle decisioni.