Secondo i dati provvisori diffusi dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, a settembre 2020 gli USA hanno importato in totale 1.142.718 tonnellate di acciaio, registrando cali del 2,7% su base mensile e del 20,9% su base annua. In valore, l'import è ammontato a 1,05 miliardi di dollari, rispetto agli 1,08 miliardi di agosto e agli 1,66 miliardi di settembre 2019.
Le principali fonti di acciaio per gli Stati Uniti sono state il Canada con 402.277 tonnellate, il Messico con 187.808 tonnellate, la Corea del Sud con 112.767 tonnellate, il Giappone con 68.635 tonnellate e Taiwan con 52.756 tonnellate.
Nel mese in oggetto, le importazioni dei semilavorati sono ammontate a 77.021 tonnellate, in calo rispetto alle 98.218 tonnellate del mese precedente e alle 326.193 tonnellate dello stesso mese del 2019. L’import di prodotti piani ha raggiunto le 627.238 tonnellate, in crescita rispetto alle 569.569 tonnellate di agosto ma in calo rispetto alle 706.640 tonnellate di settembre 2019. Le importazioni di prodotti lunghi sono ammontate a 224.989 tonnellate, facendo registrare una diminuzione rispetto alle 259.083 tonnellate del mese precedente e alle 284.011 tonnellate dello stesso mese dell’anno scorso. L'import di tubi ha totalizzato 169.146 tonnellate, in calo rispetto alle 204.534 tonnellate di agosto e alle 356.703 tonnellate di settembre 2019.
Secondo quanto comunicato dall'American Iron and Steel Institute (AISI), la quota di mercato delle importazioni di acciaio degli Stati Uniti è stata del 16%, rispetto al 17% del mese precedente e al 18% rilevato in media da inizio anno ad oggi.