Secondo i dati diffusi dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, a luglio 2020 gli USA hanno importato in totale 2.440.509 tonnellate di acciaio, registrando un incremento del 92,5% su base mensile e un calo dell’8,8% su base annua. In valore, l’import è ammontato a 1,71 miliardi di dollari, rispetto agli 1,19 miliardi di giugno e ai 2,39 miliardi di luglio 2019.
Le principali fonti di acciaio per gli Stati Uniti sono state il Brasile con 1.119.140 tonnellate, il Canada con 380.689 tonnellate, il Messico con 210.995 tonnellate, la Corea del Sud con 143.512 tonnellate e la Germania con 85.274 tonnellate.
I principali prodotti importati sono stati blumi, billette e bramme con 1.151.036 tonnellate, a seguire fogli e nastri zincati a caldo con 206.966 tonnellate, tondo per cemento armato con 113.566 tonnellate, coils laminati a caldo con 111.344 tonnellate, coils a freddo con 80.042 tonnellate e banda stagnata con 77.972 tonnellate.
Secondo quanto comunicato dall'American Iron and Steel Institute (AISI), la quota di mercato delle importazioni di acciaio degli Stati Uniti è stata del 20%, rispetto al 21% del mese precedente e al 19% da inizio anno ad oggi.