Secondo i dati diffusi dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, a febbraio 2021 gli USA hanno importato in totale 1.714.034 tonnellate di acciaio, registrando diminuzioni del 22% rispetto a gennaio e del 24,7% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. In valore, l’import è ammontato a 1,62 miliardi di dollari, rispetto agli 1,65 miliardi di gennaio e agli 1,31 miliardi di febbraio 2020.
Le principali fonti di acciaio per gli Stati Uniti sono state il Canada con 468.161 tonnellate, il Messico con 228.925 tonnellate, il Brasile con 217.049 tonnellate, la Corea del Sud con 209.198 tonnellate e la Turchia con 69.621 tonnellate.
I principali prodotti importati sono stati i semilavorati con 407.973 tonnellate, in calo rispetto agli 1.051.215 tonnellate di gennaio, ma in crescita rispetto alle 137.539 tonnellate di febbraio 2020); a seguire, i prodotti piani con 731.960 tonnellate (in crescita rispetto alle 544.826 tonnellate di gennaio e alle 631.939 tonnellate di febbraio 2020), i prodotti lunghi con 294.929 tonnellate (in diminuzione rispetto alle 330.416 tonnellate di gennaio e alle 311.231 tonnellate di febbraio 2020) e i tubi con 224.005 tonnellate (in aumento rispetto alle 221.272 tonnellate di gennaio e in calo rispetto alle 236.678 tonnellate di febbraio).
Secondo quanto comunicato dall'American Iron and Steel Institute (AISI), la quota di mercato delle importazioni di acciaio degli Stati Uniti è stata del 18%, rispetto al 15% di gennaio e al 17% rilevato in media da inizio anno a oggi.