Secondo i dati provvisori diffusi dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, ad aprile di quest'anno gli USA hanno importato in totale 2.391.729 tonnellate di acciaio, registrando un aumento del 14,1% su base mensile e un calo del 5,2% su base annua. In valore, l'import è ammontato a 2,39 miliardi di dollari, rispetto agli 2,05 di marzo e agli 1,83 miliardi di aprile 2020.
Le principali fonti di acciaio per gli Stati Uniti ad aprile sono state il Brasile con 594.191 t, il Canada con 534.660 t, il Messico con 371.192 t, la Corea del Sud con 238.979 t e il Giappone con 80.002 t.
Nel mese in oggetto, le importazioni di semilavorati sono ammontate a 866.926 tonnellate, in aumento rispetto alle 463.461 tonnellate del mese precedente ma in calo rispetto a 1.316.403 tonnellate dello stesso mese del 2020. L'import di prodotti piani ha raggiunto le 783.778 tonnellate, in calo rispetto alle 875.376 tonnellate di marzo ma in aumento rispetto alle 577.608 di aprile 2020. Le importazioni di prodotti lunghi sono ammontate a 370.465 tonnellate, facendo registrare una diminuzione rispetto alle 393.831 tonnellate del mese precedente e un aumento rispetto alle 324.479 tonnellate di aprile dello scorso anno. L'import di tubi ha totalizzato 291.821 tonnellate, in calo rispetto alle 304.049 tonnellate di marzo ma in aumento rispetto alle 240.873 di aprile 2020.
Secondo quanto comunicato dall'American Iron and Steel Institute (AISI), la quota di mercato delle importazioni di acciaio degli Stati Uniti è stata del 18%, rispetto al 19% del mese precedente e al 18% rilevato in media dall'inizio dell'anno.