Secondo i dati preliminari del Census Bureau degli Stati Uniti, le importazioni mensili di acciaio negli Stati Uniti a settembre sono calate del 25,9% rispetto a settembre (dati census), ammontando a 2.040.579 tonnellate. Su base annua, invece, è stato registrato un calo del 27,1%. Queste importazioni hanno generato un valore totale di 2,04 miliardi di dollari ad agosto, rispetto ai 2,59 miliardi di dollari di agosto e ai 2,45 miliardi di dollari di settembre 2017.
I principali fornitori di acciaio nei confronti degli USA ad agosto sono stati: Canada con 380.465 tonnellate, Messico con 256.957 tonnellate, Corea con 171.837 tonnellate, Russia con 145.996 tonnellate e Turchia con 120.669 tonnellate.
I principali prodotti importati ad agosto sono stati blumi, billette e bramme per 350.802 tonnellate complessive, coils a caldo per 225.104 tonnellate, fogli e nastri zincati a caldo per 222.192 tonnellate, OCTG per 142.629 tonnellate, coils a freddo per 134.152 tonnellate e tubi per condotte per 127.411.
Secondo l’American Iron and Steel Institute (AISI), la quota di mercato degli acciai finiti di importazione è stata stimata al 20% a settembre rispetto al 21% di agosto, e al 24% da inizio anno a oggi.