Secondo i dati provvisori diffusi dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, a giugno di quest'anno gli USA hanno importato in totale 2.630.728 tonnellate di acciaio, in aumento del 14,8% rispetto a maggio. Su base annua, si rileva un aumento del 106,1%. In valore, l'import è ammontato a 2,80 miliardi di dollari, rispetto ai 2,45 miliardi di maggio e agli 1,2 miliardi di giugno 2020.
Le principali fonti di acciaio per gli Stati Uniti a giugno sono state il Canada con 579.405 t, il Messico con 379.379 t, il Brasile con 396.643 t, la Corea del Sud con 248.582 t e la Russia con 161.319 t.
Nel mese in oggetto, le importazioni di semilavorati sono ammontate a 727.181 tonnellate, in aumento rispetto alle 598.818 tonnellate del mese precedente e alle 63.334 tonnellate dello stesso mese del 2020. L'import di prodotti piani ha raggiunto 975.611 tonnellate, in aumento rispetto alle 935.712 tonnellate di maggio e alle 575.196 di giugno 2020. Le importazioni di prodotti lunghi sono ammontate a 438.320 tonnellate, facendo registrare incrementi rispetto alle 393.888 tonnellate del mese precedente e rispetto alle 284.357 tonnellate di giugno dello scorso anno. L'import di tubi ha totalizzato 352.437 tonnellate, crescendo rispetto alle 297.232 tonnellate di maggio e alle 298.479 di giugno dello scorso anno.
Secondo quanto comunicato dall'American Iron and Steel Institute (AISI), a giugno la quota di mercato delle importazioni di acciaio degli Stati Uniti è stata del 21%, rispetto al 20% del mese precedente e al 19% di un anno prima.