Il Dipartimento del Commercio statunitense (DOC) ha annunciato l’avvio di una nuova indagine per determinare se l’acciaio strutturale proveniente da Canada, Cina e Messico è venduto negli USA ad un valore inferiore al valore equo e se i produttori nei tre paesi menzionati ricevono sovvenzioni sleali.
Le indagini in questione sono state avviate in seguito a una richiesta presentata dall’American Institute of Steel Construction Full Member Subgroup (Chicago, Illinois) il 4 febbraio 2019.
I presunti margini di dumping si attestano al 30,41% per il Canada, al 222,35% per la Cina e al 30,58% per il Messico.
Nell’indagine sui dazi compensativi, il DOC determinerà se i produttori canadesi, cinesi e messicani ricevono sovvenzioni governative non eque. Esistono 44 programmi di sussidi presunti per il Canada, che includono programmi fiscali, di sovvenzione, di prestito, di assicurazione per l'esportazione e programmi azionari. Si presumono 26 programmi di sussidi per la Cina, tra cui programmi fiscali, di sovvenzioni, di ristrutturazione del debito, di sovvenzioni per l'esportazione, nonché la fornitura di beni e servizi per un compenso inferiore all’importo adeguato. Per il Messico, invece, esistono 19 programmi di sussidio presunti, compresi programmi di sovvenzioni, fiscali, d’esportazione e di prestito.
Nel 2017, le importazioni di acciai strutturali da Canada, Cina e Messico hanno raggiunto un valore rispettivamente di 658,3 milioni di dollari, 841,7 milioni di dollari e 406,6 milioni di dollari.
La US International Trade Commission (ITC) è chiamata a presentare una decisione entro il 21 marzo 2019. Se l’ITC verifica l’esistenza di danni o la minaccia di danni, l’indagine del DOC proseguirà, con le determinazioni preliminari sui dazi compensativi previste per il 1° maggio 2019 e le determinazioni preliminari antidumping programmate per il 15 luglio 2019, a meno che tali termini non vengano prolungati.
Le decisioni finali del DOC sono attese per il 15 luglio 2019 per l’indagine sui dazi compensativi, e per il 30 settembre per l’indagine antidumping; le date potrebbero essere posticipate. Se il DOC dovesse stabilire che i prodotti in questione non sono soggetti a dumping e/o non sono sovvenzionati illegalmente, o se l’ITC dovesse constatare che non vi è alcuna minaccia verso l’industria statunitense, le indagini terminerebbero senza l’imposizione di alcun dazio.