Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha presentato ieri pomeriggio a Pittsburgh il suo piano infrastrutturale da 2mila miliardi intitolato "American Jobs Plan". Il piano punta a ricostruire 20mila miglia di strade americane e prevede una serie di misure per affrontare la crisi climatica, attenuare le diseguaglianze e rafforzare la competitività americana nel mondo. Gli investimenti dovrebbero distribuirsi su un periodo di otto anni e «produrre milioni di nuovi posti di lavoro», ha spiegato Biden.
L’ufficio stampa della Casa Bianca ha osservato che gli Stati Uniti, pur essendo il paese più ricco del mondo, sono al 13° posto nella classifica riguardante la qualità complessiva delle infrastrutture. I punti chiave del piano di Biden includono:
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100 milioni di dollari per espandere la banda larga ad alta velocità;
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100 milioni di dollari per costruire e migliorare gli istituti scolastici;
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100 milioni di dollari dedicati al miglioramento e all'espansione delle linee elettriche e alla transizione verso l'energia pulita;
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114 milioni di dollari per riparare e ricostruire autostrade, ponti e strade.
Per finanziare il piano, Biden prevede un aumento delle tasse sulle imprese e sui più ricchi, in modo da finanziare progetti per le fasce più fragili della società. Il presidente USA prevede di aumentare la corporate tax dal 21% al 28% (Donald Trump l'aveva portata al 21% dal precedente 35%), costringendo le multinazionali americane a pagare più tasse per profitti generati all'estero. L’obiettivo è raccogliere 1.000 miliardi di dollari in nuove imposte nei prossimi 15 anni. Il resto del piano dovrebbe essere finanziato attraverso la creazione di lavoro.
Fonti all'interno dell’amministrazione Biden hanno dichiarato che vogliono vedere «progressi sostanziali per far avanzare la legislazione entro il 31 maggio». Tuttavia, i tempi della possibile approvazione del disegno di legge sia alla Camera dei Rappresentanti sia al Senato sono poco chiari. Se il disegno di legge verrà approvato, l'industria siderurgica statunitense percepirà dei cambiamenti non prima della metà del 2022, secondo le stime.