Gli Stati Uniti hanno annunciato dazi aggiuntivi sulle importazioni di acciaio e alluminio. Nel mirino dell'amministrazione Trump ci sono stavolta prodotti derivati quali chiodi, cavi elettrici e componenti per il settore dei trasporti.
A partire dall'8 febbraio saranno in vigore nuovi dazi del 25% sui derivati dell'cciaio e del 10% su quelli dell'alluminio. Sanzioni che si affiancheranno ai dazi della Section 232, già pari al 25% sull'acciaio e del 10% sull'alluminio, che furono annunciati nella primavera del 2018. I provvedimenti sono stati presi adducendo controverse ragioni di «sicurezza nazionale» previste per proteggere - anche dagli alleati - una base industriale domestica definita «essenziale per la difesa e le infrastrutture di importanza critica».
La Casa Bianca ha elencato al momento alcune esenzioni: Argentina, Australia, Canada, Messico, Brasile e Corea del Sud saranno risparmiati dai nuovi dazi sulle importazioni di derivati dell'acciaio. L'UE risulta per ora assente dalla lista degli esentati.