L'Unione Europea, la Corea del Sud, l'Australia, l'Argentina e il Brasile potrebbero essere esentati dalle tariffe statunitensi su acciaio e alluminio. Lo ha dichiarato ieri 21 marzo il rappresentante per il commercio degli Stati Uniti Robert Lighthizer alla Ways and Means Committee.
Le tariffe di importazione, pari al 25% sull'acciaio e al 10% sull'alluminio, entreranno in vigore domani 23 marzo.
L'amministrazione Trump ha già detto che Canada e Messico saranno esentati, ma anche che queste esclusioni diventeranno definitive solo a seconda di come si concluderanno le trattative per la rinegoziazione del NAFTA.
Se anche gli altri paesi nominati da Lighthizer fossero esentati dai dazi, significherebbe che i primi quattro esportatori di acciaio verso gli Stati Uniti e quattro dei primi sette esportatori di alluminio verrebbero "graziati" dal provvedimento.
L'amministrazione Trump sostiene che l'acciaio e l'alluminio provenienti dall'estero rappresentino un rischio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Molti alleati degli Stati Uniti hanno controbattuto che il loro acciaio non rappresenta una minaccia.
Lighthizer ha dichiarato che i paesi con i quali sono in corso trattative per l'eventuale esenzione dalle tariffe potrebbero godere di un posticipo dell'applicazione delle stesse nei loro confronti; questo per "evitare brevi interruzioni nelle catene di approvvigionamento". Secondo il rappresentante per il commercio, le trattative dovrebbero concludersi entro la fine di aprile.
Lighthizer ha fatto sapere che un gran numero di paesi ha presentato richieste di esenzione agli Stati Uniti.