Secondo quanto riportato dai media, il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha ribadito la sua intenzione di impedire l'acquisizione di US Steel da parte del produttore siderurgico giapponese Nippon Steel, al fine di non permettere che un produttore nazionale iconico sia di proprietà di una società straniera.
Durante la sua campagna elettorale, Trump ha espresso apertamente la sua opposizione all'accordo, sostenendo che l'acquisizione avrebbe colpito i lavoratori siderurgici statunitensi e l'industria siderurgica nazionale.
«Sono assolutamente contrario all'acquisto della grande e potente US Steel da parte di una società straniera, in questo caso la giapponese Nippon Steel. Attraverso una serie di incentivi fiscali e tariffe, renderemo l'acciaio statunitense di nuovo forte e grande. Come Presidente, bloccherò questo accordo. Chi compra stia attento!», ha dichiarato Trump.
Anche il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la Vicepresidente Kamala Harris hanno manifestato la loro opposizione all'accordo e il loro sostegno al sindacato United Steelworkers (USW), affermando che l'acciaio statunitense deve rimanere di proprietà e gestione nazionale.
Nel tentativo di dissipare le preoccupazioni sollevate dall'attuale amministrazione statunitense, Nippon Steel ha dichiarato che US Steel rimarrà un'azienda americana con sede a Pittsburgh, in Pennsylvania, e di proprietà della sua filiale Nippon Steel North America; la maggioranza del consiglio di amministrazione sarà costituita da cittadini statunitensi e la produzione sarà destinata a soddisfare la domanda interna. Inoltre, il produttore di acciaio giapponese si è impegnato a investire almeno 2,1 miliardi di dollari nella società.
Come riportato da SteelOrbis, il Primo Ministro giapponese Shigeru Ishiba ha recentemente inviato una lettera al Presidente degli Stati Uniti Joe Biden con l'obiettivo di ottenere la sua approvazione e accelerare il processo relativo alla proposta di acquisizione di US Steel da parte di Nippon Steel prima che Trump entri in carica.