David Burritt, amministratore delegato di US Steel, in una recente intervista ha ribadito il suo appoggio alle tariffe d’importazione statunitensi della Section 232 per incoraggiare la produzione di acciaio americano.
Burrit ha sottolineato che “l’industria siderurgica è in guerra commerciale già da 30 anni” e che gli USA dovevano correggere pratiche commerciali sleali che erano diventate ormai la norma. Burritt ha aggiunto che l’aumento della domanda di acciaio e le tariffe hanno influito sulla decisione di riattivare il primo altoforno presso lo stabilimento US Steel di Granite City. La riattivazione del secondo altoforno è in programma per i primi di ottobre di quest’anno. Lo stabilimento dovrebbe ospitare 800 nuovi posti di lavoro nell’arco del 2018. Burritt ha notato che il maggior numero di posti di lavoro ha avuto un effetto positivo anche nella comunità locale.
L’amministratore delegato di US Steel ha dichiarato che anche con la prospettiva di tariffe ritorsive da parte di Canada e Messico, i risultati finali potrebbero essere diversi, poiché i due paesi "potrebbero essere disposti a negoziare, come ha fatto Corea del Sud”.