US Steel ha annunciato che chiuderà lo stabilimento di produzione di banda stagnata ad East Chicago causando il licenziamento di 150 dipendenti. Il resto dei lavoratori sarà trasferito in altri impianti. ArcelorMittal allo stesso tempo è pronta ad interrompere le operazioni dell’impianto in Virginia Occidentale, lasciando a casa un centinaio di lavoratori.
«A seguito di un'approfondita analisi di mercato sulla nostra competitività globale – ha affermato Meghan Cox, portavoce di US Steel –, alla luce degli elevati livelli di prodotti a basso costo importati negli Stati Uniti, abbiamo deciso di consolidare il nostro attuale output di prodotti a base di stagno chiudendo lo stabilimento di Chicago e passando così da tre a due impianti entro la metà di novembre 2019. Il nostro obiettivo è di ricollocare il maggior numero possibile di dipendenti in altri impianti».
US Steel ha comunicato la decisione pochi giorni dopo che la società di distribuzione e produzione di alimenti Del Monte ha annunciato la chiusura di due impianti per la produzione di contenitori di latta a causa degli elevati costi generati dalle tariffe della Section 232, oltre che per via della continua diminuzione delle vendite di alimenti in scatola.
La portavoce di ArcelorMittal Mary Beth Holford ha invece riferito che la chiusura di ArcelorMittal Weirton avverrà in diverse fasi a partire da questa settimana. «La riduzione del personale – ha affermato la Holford – sarà realizzata attraverso spostamenti nella maggior parte delle unità produttive».