US Steel ha annunciato di aver annullato il suo progetto di investimento in Mon Valley Works. La società aveva annunciato nel 2019 che avrebbe investito circa 1,5 miliardi di dollari in tecnologie all'avanguardia, tra cui una linea di colata e laminazione "endless" e sostenibile. Il progetto avrebbe dovuto essere completato nel 2022.
Secondo i media locali, US Steel ha affermato che i "fattori di stress" dovuti alla pandemia di COVID-19 e al cambiamento climatico hanno influenzato la decisione dell'azienda. Nei mesi scorsi, i ritardi nelle autorizzazioni da parte del Dipartimento di sanità della contea di Allegheny avevano già rallentato in modo significativo l'avanzamento dei lavori di costruzione.
«Abbiamo commissionato la produzione delle attrezzature e avviato i preparativi presso il sito, tuttavia, nonostante gli oltre 170 milioni di dollari investiti e attrezzature immagazzinate nei magazzini dell'area di Pittsburgh, siamo ancora solo nelle fasi iniziali dell'esecuzione del progetto – ha affermato il presidente e CEO di US Steel, David Burritt –. Per contro, durante questo stesso periodo di tempo, un produttore di acciaio concorrente in un altro stato ha annunciato una nuova acciaieria e sarà pronto a produrre acciaio quest'anno».
Burritt ha aggiunto che, all'inizio della pandemia, la società si era detta d'accordo con la decisione del Dipartimento sanitario della contea di ritardare temporaneamente il processo di autorizzazione per i lavori di Mon Valley, «tuttavia questo ritardo ha consentito una conseguente finestra di tempo durante la quale abbiamo ampliato la nostra comprensione del futuro della produzione dell'acciaio in un mondo in rapida decarbonizzazione».
All'inizio di aprile, la società ha annunciato di essere impegnata a produrre zero emissioni di carbonio entro il 2050. Sebbene la società abbia dichiarato che a Mon Valley si continuerà a produrre acciaio, già lo scorso novembre Burritt aveva affermato che l'investimento destinato allo stabilimento avrebbe potuto essere destinato «altrove».