La seconda ondata di COVID-19 ha costretto molti paesi europei a inasprire le misure di restrizione, influenzando negativamente il mercato degli autoveicoli dell'Unione europea (UE). Secondo quanto comunicato da ACEA (l'associazione europea dei costruttori di auto), nel mese di ottobre sono state immatricolate nell'UE 953.615 vetture, dato in calo del 7,8% rispetto agli 1,03 milioni di unità immatricolate a ottobre 2019.
Ad eccezione dell'Irlanda e della Romania, a ottobre tutti i mercati dell'Ue hanno registrato contrazioni, compresi i principali quattro. La domanda è diminuita fortemente in Spagna (-21%), mentre ci sono state flessioni più moderate in Francia (-9,5%) e Germania (-3,6%). In Italia, infine, il numero delle immatricolazioni è rimasto pressoché stabile (-0,2%) rispetto allo stesso mese del 2019.
Nei primi dieci mesi del 2020 la domanda di nuove autovetture nell'UE si è contratta del 26,8%. In totale, le vetture immatricolate sono state circa 8 milioni, cioè oltre 2,9 milioni in meno rispetto allo stesso periodo del 2019. Tra i quattro mercati principali dell’UE, la Spagna ha registrato il calo maggiore (-36,8%), seguita dall'Italia (-30,9%), dalla Francia (-26,9%) e dalla Germania (-23,4%).