UE e Giappone firmano l'accordo di libero scambio

martedì, 17 luglio 2018 16:31:45 (GMT+3)   |   Brescia
       

È stato siglato oggi a Tokyo l'accordo di libero scambio tra Unione Europea e Giappone, con la sottoscrizione di diverse intese politiche su una serie di temi regionali e multilaterali. A firmare, il presidente della Commissione UE Jean-Claude Juncker, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e il premier giapponese Shinzo Abe. L'intesa tra le due aree permetterà all'85% dei prodotti agroalimentari UE di entrare in Giappone senza dazi.

"Con la firma dell'accordo di partenariato economico con il Giappone - ha dichiarato Juncker in un tweet - stiamo facendo una dichiarazione sul futuro del commercio libero ed equo. L'accordo mette equità e valori al centro. Non c'è protezione nel protezionismo e non c'è unità dove c'è l'unilateralismo". 

"Con il più grande accordo di commercio bilaterale di sempre, oggi cementiamo l'amicizia giapponese-europea. Geograficamente, siamo distanti. Ma politicamente ed economicamente non potremmo essere più vicini. Con i valori condivisi della democrazia liberale, dei diritti umani e dello stato di diritto". Così il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk.

L'accordo di libero scambio creerà una zona commerciale aperta che coprirà oltre 600 milioni di persone.

L'accordo eliminerà la stragrande maggioranza del miliardo di euro di dazi pagati ogni anno dalle società dell'UE che esportano in Giappone e ha portato alla rimozione di una serie di ostacoli normativi di lunga data, ad esempio sulle autovetture. Aprirà inoltre il mercato giapponese da 127 milioni di consumatori alle principali esportazioni agricole dell'UE e aumenterà le opportunità di esportazione dell'UE in una serie di altri settori.

L'accordo comprende anche un capitolo completo sul commercio e lo sviluppo sostenibile; stabilisce standard molto elevati in materia di lavoro, sicurezza, ambiente e tutela dei consumatori; rafforza gli impegni dell'UE e del Giappone in materia di sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici e salvaguarda pienamente i servizi pubblici.