Incoraggiata dall’aumento delle spedizioni di esportazione nel mese di settembre, l’ucraina ArcelorMittal Kryvyi Rih ha annunciato la ripresa delle attività del suo reparto minerario, prima di quanto previsto. In particolare, a settembre la società è riuscita a spedire in Polonia ulteriori volumi di minerale di ferro concentrato per un totale di 50.000 tonnellate. Nonostante i piani iniziali di mantenere le operazioni inattive dal 1° agosto per tre mesi, la società ha messo in funzione una delle sue due miniere e, contemporaneamente, i suoi impianti di frantumazione e di lavorazione del minerale di ferro. L’ulteriore messa in funzione degli impianti di produzione dipende in larga misura dai volumi di consumo richiesti e dalle opportunità di esportazione.
Un’opportuna rifocalizzazione sull’esportazione di minerale di ferro concentrato ha aiutato la società a preservare il valore durante la guerra. Tuttavia, in estate le sue posizioni si sono notevolmente indebolite: la domanda di concentrato e di prodotti metallici nei mercati europei è diminuita drasticamente, mentre i mercati tradizionali sono rimasti fuori dalla portata di ArcelorMittal Kryvyi Rih a causa del blocco dei porti ucraini. In particolare, i costi logistici dell’azienda sono quintuplicati. Gli sviluppi in questione hanno costretto la società a sospendere temporaneamente le operazioni per ridurre le spese.