Turchia: produzione e importazioni di acciaio in aumento a marzo

martedì, 04 maggio 2021 17:04:06 (GMT+3)   |   Istanbul
       

A marzo di quest'anno la produzione di acciaio grezzo in Turchia è cresciuta del 9,2% su base annua, ammontando a 3,4 milioni di tonnellate. Nel primo trimestre l'output è ammontato a 9,8 milioni di tonnellate, aumentando dell'8,8% rispetto allo stesso periodo del 2020. I dati sono stati pubblicati recentemente dall'associazione dei produttori siderurgici turchi (TCUD). 

Nel terzo mese dell'anno le importazioni di acciaio in Turchia sono aumentate del 53,9%, a 1,5 milioni di tonnellate, mentre il valore delle stesse è cresciuto dell'81,6%, a 1,2 miliardi di dollari, in entrambi i casi su base annua. Nei primi tre mesi dell'anno l'import di acciaio è aumentato del 15,7%, a 3,9 milioni di tonnellate in totale. In termini di valore, queste stesse importazioni sono cresciute del 42,5%, ammontando a 2,9 miliardi di dollari. Nel primo trimestre il rapporto tra export e import siderurgico è sceso al 92,2%, rispetto al 102% del primo trimestre 2020. 

Veysel Yayan, segretario generale della TCUD, ha affermato che l'offerta è rimasta bassa a livello internazionale, mentre hanno continuato a crescere sia la produzione sia i consumi di acciaio. «Nonostante l'incremento della produzione siderurgica in Turchia nel primo trimestre di quest'anno, il calo delle esportazioni di coils laminati a caldo (HRC), pari al 37,9%, rivela che i produttori turchi si stanno concentrando sul mercato interno – ha sottolineato Yayan –. A causa dell'incertezza che si respira nei mercati internazionali, il ristoccaggio dei consumatori ha portato a un ulteriore incremento della domanda. Per questo motivo, si ritiene che i problemi nelle consegne siano principalmente dovuti a una richiesta "last minute" e che le valutazioni riguardo ai prezzi derivino dal fatto che non vengono presi in considerazione gli sviluppi nell'industria siderurgica globale e che il confronto viene fatto sulla base dei movimenti dei prezzi locali».

Ad aprile la Commissione europea ha annuncato un dazio antidumping definito sugli HRC turchi con aliquote comprese tra il 4,7% e il 7,3%. Il segretario generale della TCUD ha affermato che, anche qualora le misure di salvaguardia dell'Ue non venissero estese a fine giugno, è importante che la Turchia concluda il primo possibile l'indagine antidumping in corso contro gli HRC provenienti dall'Ue, «affinché l'industria siderurgica turca mantenga la propria competitività».


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