"A differenza dell'adozione di misure contro l'eccesso di capacità nell'industria siderurgica globale e contro le esportazioni oggetto di dumping, il ricorso a limitazioni ad ampio spettro costringerebbe i produttori siderurgici turchi ad affrontare un ostacolo che non meritano". Lo ha dichiarato l'associazione dei produttori siderurgici turchi (TCUD) in un comunicato riguardante i consigli del Dipartimento del Commercio statunitense al presidente Donald Trump, notizia tra le più commentate dell'ultima settimana sul mercato siderurgico mondiale.
La TCUD ha aggiunto che, qualora i suggerimenti del Segretario al Commercio Wilbur Ross si traducessero in misure vere e proprie, si assisterebbe ad una deviazione dei commerci dell'acciaio, in accumuli regionali e in un aumento del commercio sleale; pertanto, inevitabilmente, altri paesi sarebbero costretti a ricorrere a misure protettive. Secondo l'associazione, questo tipo di restrizioni all'import sarebbe inoltre contrario alle regole dell'Organizzazione mondiale del commercio (WTO).
La TCUD ha spiegato che nel 2017 il deficit commerciale della Turchia rispetto agli Stati Uniti nel settore del rottame è stato di circa 300 milioni di dollari, mentre le sue esportazioni di acciaio verso gli USA sono diminuite del 22%. Dato che gli scambi tra i due paesi si sono deteriorati a scapito della Turchia, "un ulteriore ostacolo avrebbe probabilmente un impatto devastante" sulle esportazioni siderurgiche turche".