Namık Ekinci, presidente dell'associazione degli esportatori turchi di acciaio (CIB), ha dichiarato che le esportazioni dei produttori turchi verso gli Stati Uniti non si fermeranno, anche se il presidente Trump dovesse decidere di imporre un dazio del 25% sulle importazioni da tutti i paesi, inclusa la Turchia. Ekinci ha affermato che l'industria siderurgica turca è in favore di un commercio equo secondo le regole dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) e ha sottolineato che misure protettive ingiuste influenzerebbero negativamente il commercio mondiale.
Il presidente della CIB ha dichiarato che gli Stati Uniti saranno il paese più colpito da questa decisione. A seguito dell'annuncio, risalente allo scorso 16 febbraio, delle tariffe proposte da parte del Segretario del Commercio degli Stati Uniti a Trump, i prezzi di tutti i prodotti in acciaio sono aumentati sul mercato interno USA. Ekinci ha sostenuto che questa mossa da parte del Presidente USA sancirebbe il trasferimento degli utili dalla comunità statunitense all’inefficiente industria siderurgica nazionale, e che settori utilizzatori quali quello automobilistico, quello degli elettrodomestici, quello della costruzione di impianti ecc. incorreranno in grosse perdite a causa dell’aumento dei prezzi.
Ekinci ha concluso dicendo che al momento, in quest'ottica, il dazio del 25% sulle importazioni non inciderà eccessivamente sulle esportazioni turche verso gli Stati Uniti.