Turchia, interrogazione di Tajani e Salini alla Commissione UE: export di acciaio usato per finanziare azioni militari

venerdì, 18 ottobre 2019 14:40:00 (GMT+3)   |   Brescia
       

«La Commissione UE si attivi subito per difendere la nostra industria siderurgica, contrastando l'ennesima distorsione del mercato e la concorrenza sleale della Turchia». È quanto hanno dichiarato gli europarlamentari di Forza Italia-Ppe Antonio Tajani e Massimiliano Salini che hanno presentato un'interrogazione urgente alla Commissione europea.
 
«Attraverso le esportazioni del primo gruppo siderurgico turco è possibile che le Forze Armate di Ankara ricevano fondi utilizzabili per finalità militari - hanno affermato i due eurodeputati -. Il gruppo Erdemir, principale produttore di acciaio turco, con il 25 % della produzione nazionale, è controllato quasi al 50% dal Fondo Pensione delle Forze Armate Turche (OYAK). Lo Stato Turco contribuisce a programmi di sviluppo del settore siderurgico, predisposti dal Ministero della Scienza e Tecnologia e da quello per lo Sviluppo con interventi sui costi di produzione. Quest'intervento dello Stato - hanno continuato Tajani e Salini - potrebbe configurarsi come sovvenzione statale e quindi contraria alla normativa dell'OMC. L'import dalla Turchia è salito del 35% nel primo trimestre 2019, per circa 682mila tonnellate di acciaio, dopo l'incremento del 65% nel 2018».
 
«Vogliamo sapere se la Commissione Ue è al corrente di questa situazione e quali misure concrete intende prendere - hanno chiesto gli europarlamentari - Una denuncia all'Organizzazione mondiale del commercio sarebbe un'ulteriore forma di pressione sulla Turchia, che in Siria sta conducendo un'azione militare grave e preoccupante. Sulla polveriera mediorientale l'Unione Europea appare imbelle e disorientata, e sta dimostrando tutta la propria inconsistenza e mancanza di una politica estera e di difesa comune. Di fronte all'atteggiamento spregiudicato del presidente Erdogan, che per raggiungere i propri obiettivi geopolitici, non si fa scrupoli nel'’utilizzare anche la minaccia dei profughi come strumento di ricatto contro Bruxelles, l'Europa non può più restare a guardare» hanno concluso gli esponenti azzurri. 

Il fondo OYAK è lo stesso che entro la fine di quest'anno potrebbe acquisire la società siderurgica britannica British Steel. 


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