Nei primi quattro mesi dell’anno la Turchia ha importato 7,005 milioni di tonnellate di rottame, ossia il 18,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Lo comunica l’associazione dei produttori siderurgici turchi (TCUD). In valore, le stesse importazioni sono ammontate a 1,982 milioni di dollari, facendo registrare un incremento del 5,4% su base annua.
I volumi importati nel trimestre gennaio-marzo sono ammontati a 5,282 milioni di tonnellate, mentre soltanto nel mese di aprile il paese ha importato 1,723 milioni di tonnellate, registrando un incremento del 32,6% su base mensile.
Nei primi quattro mesi del 2020 l’UE è rimasta la principale fonte di rottame per la Turchia con una quota del 64,6% sui volumi totali, mentre gli USA hanno rappresentato il 18,6%.
Di seguito sono riportati i dati sulle importazioni di rottame in Turchia dettagliati per paese di origine.
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Volumi di importazione |
Var. annua (%) |
US |
1.345.933 |
+27,9 |
EU |
4.528.190 |
+17,7 |
CIS |
649.859 |
-4,1 |
Altri |
480.893 |
+51,7 |
Totale |
7.004.877 |
+18,5 |
Secondo le previsioni, i volumi delle importazioni di maggio dovrebbero risultare leggermente superiori a quelli di aprile. Dal momento che nel quinto mese dell’anno il mercato ha raggiunto un certo equilibrio – benché precario – e le acciaierie hanno effettuati maggiori ordini con spedizione a giugno, per il mese in corso mese si prevede un forte incremento dei volumi su base mensile.