Il viceministro del Commercio turco, Volkan Ağar, ha incontrato il 2 marzo le acciaierie turche per discutere del fabbisogno di prodotti siderurgici che emergerà durante la ricostruzione delle città colpite dai devastanti terremoti che hanno colpito il sud-est della Turchia all’inizio di febbraio. Secondo le fonti, il fabbisogno previsto di 5 milioni di tonnellate di prodotti siderurgici per le 350.000 case che verranno costruite nella regione potrebbe essere facilmente soddisfatto con l’approvvigionamento interno.
Dei 5 milioni di tonnellate totali necessari, 3,5 milioni di tonnellate riguarderanno il tondo, 750.000 tonnellate la vergella e 1,25 milioni di tonnellate i piani.
Per quanto riguarda l’aumento dei prezzi delle materie prime e dei prodotti finiti in seguito ai terremoti, le parti hanno raggiunto un’intesa secondo cui non ci saranno aumenti di prezzo per il tondo oltre alle variazioni causate dai prezzi delle materie prime, secondo quanto risulta a SteelOrbis. Inoltre, le parti hanno concordato di istituire un meccanismo di controllo dei prezzi per prevenire eventuali movimenti speculativi che potrebbero verificarsi sul mercato.