Nei primi quattro mesi di quest'anno, secondo quanto comunicato dall'associazione degli esportatori turchi di acciaio (CIB), le esportazioni siderurgiche turche hanno fatto registrare una flessione del 6,3% rispetto allo stesso periodo del 2017, fermandosi a 6,4 milioni di tonnellate. Allo stesso tempo, il valore generato dalle medesime esportazioni è ammontato a 4,7 miliardi di dollari, dato in aumento del 19,3% su base annua. Nello stesso periodo le esportazioni di acciaio verso gli USA, uno dei più importanti mercati di esportazione per la siderurgia turca, sono crollate del 48,3%, a 455.000 tonnellate.
Il prodotto siderurgico maggiormente esportato dalla Turchia nei primi quattro mesi è stato il tondo per cemento armato con 2 milioni di tonnellate, dato in calo del 14,7% rispetto allo stesso periodo del 2017. Altri principali prodotti d'esportazione sono stati gli acciai piani laminati a caldo (1 milione t), i tubi saldati (617.000 t), profilati vari (574.000 t) e la vergella (561.000 t).
Nel solo mese di aprile le esportazioni turche di acciaio hanno fatto registrare una contrazione del 9,5%, scendendo a 1,5 milioni di tonnellate, mentre il valore delle stesse è ammontato a 1,1 miliardi di dollari, in crescita del 14,9% (variazioni su base annua).
"La principale causa del calo delle nostre esportazioni di acciaio è la forte contrazione delle esportazioni verso gli USA a causa delle tariffe della Section 232 - ha dichiarato il presidente della CIB, Namik Ekinci -. Ad aprile di quest'anno l'export turco di acciaio verso gli USA è calato del 68,1%, a 83.000 tonnellate. L'associazione degli esportatori siderurgici turchi sta facendo il possibile per ottenere l'esenzione dai dazi USA. È fondamentale che l'industria siderurgica turga ottenga tale esenzione affinché possa continuare ad intrattenere scambi reciproci con gli Stati Uniti".