L’associazione turca degli esportatori siderurgici (CIB) ha dichiarato che nei primi quattro mesi dell’anno le esportazioni dalla Turchia hanno continuato a crescere. Nel periodo in oggetto, le aziende siderurgiche turche hanno registrato significativi aumenti delle loro esportazioni verso il Far East e verso l’America centrale e del sud. Le esportazioni sono aumentate del 23,9% su base annua attestandosi 6,9 milioni di tonnellate, con valore pari a 4 miliardi di dollari, in aumento del 42,8% su base annua.
Nel periodo gennaio-aprile la principale destinazione per le esportazioni turche è stata l’Unione Europea, che ha ricevuto 2 milioni di tonnellate di prodotti siderurgici dalla Turchia. A seguire si trovano il Medio Oriente, il Nord America e il Nord Africa che hanno importato rispettivamente 1,6 milioni di tonnellate, 953.000 tonnellate e 565.000 tonnellate di prodotti siderurgici turchi. Nello stesso periodo Spagna, Italia, Singapore, Stati Uniti e Regno Unito hanno registrato il più elevato incremento annuo di importazioni di prodotti siderurgici turchi.
Contestualmente le esportazioni verso i paesi del Far East sono aumentate del 540% su base annua attestandosi a 557.000 tonnellate, con esportazioni principalmente rivolte verso Singapore, Hong Kong Malesia, Indonesia e India, mentre le esportazioni verso l’America centrale e del sud sono aumentate dell’80%, attestandosi a 538.000 tonnellate, dati su base annua.
Il prodotto principalmente esportato è stata la vergella, con un totale complessivo di 2,3 milioni di tonnellate, seguito da laminati a caldo per 1 milione di tonnellate, tubi saldati per 632.000 tonnellate, vergella per 551.000 tonnellate e profili in acciaio per 517.000 tonnellate.
Nel solo mese di aprile le esportazioni turche di acciaio sono aumentate del 31,5% su base annua, attestandosi a 1,7 milioni di tonnellate, con valore pari a 1 miliardo di dollari, in aumento del 46,9% annuo.
“Nel periodo in questione, abbiamo registrato significativi cali nelle esportazioni di vergella verso il Medio Oriente a causa delle guerre nella regione e delle varie problematiche con cui le nostre aziende si sono dovute confrontare. Tuttavia questi cali sono stati compensati dall’incremento delle esportazioni verso i paesi del Far East come Singapore, Hong Kong e Malesia” ha dichiarato Namik Ekinci, presidente di CIB.