Turchia: consumo di acciai finiti in calo nel primo trimestre

mercoledì, 11 maggio 2022 12:48:43 (GMT+3)   |   Istanbul
       

A febbraio di quest'anno la produzione di acciaio grezzo in Turchia è calata del 2,9% su base annua, fermandosi a 3,3 milioni di tonnellate, mentre nel trimestre gennaio-marzo è ammontata a 9,4 milioni di tonnellate, il 4,7% in meno rispetto allo stesso periodo del 2021. I dati sono stati comunicati di recente dall'Associazione dei produttori siderurgici turchi (TCUD). 

Nel primo trimestre di quest'anno, il consumo di acciai finiti in Turchia è diminuito del 6,5%, a 8,5 milioni di tonnellate. Le principali cause sono state il calo della domanda e la stagnazione del settore delle costruzioni. Nel solo mese di marzo il consumo è calato del 16,8%, ammontando a 2,6 milioni di tonnellate. Le variazioni sono in entrambi i casi rispetto al corrispondente periodo del 2021. 

A marzo, le esportazioni di acciaio dalla Turchia sono aumentate del 7,2%, a 1,7 milioni di tonnellate, mentre il valore delle stesse è cresciuto del 43,9%, attestandosi a 1,6 miliardi di dollari. Le esportazioni di acciaio della Turchia nei primi tre mesi si sono attestate a 4,3 milioni di tonnellate, in aumento del 4% su base annua, mentre il loro valore è stato di 4 miliardi di dollari, in crescita del 48,8%.

Quanto alle importazioni, a marzo i volumi sono calati del 20,7%, a 1,2 milioni di tonnellate, mentre il valore è sceso del 14,6%, a 1,3 miliardi di dollari. 

Nel primo trimestre il rapporto tra esportazioni e importazioni di acciaio in Turchia ha raggiunto il 93,44%, dal 92,03% dello stesso periodo dello scorso anno. 

La TCUD ha sottolineato che a marzo è proseguito il calo della produzione mondiale di acciaio grezzo a causa dell'impatto negativo della guerra in Ucraina, dei problemi lungo la catena di fornitura e della crisi energetica. Si prevede che gli sforzi per supportare la ripresa del settore delle costruzioni e per ripristinare la catena di approvvigionamento stimoleranno la domanda di acciaio nella seconda parte di quest'anno e nel 2023. Nel frattempo, la TCUD ha ricordato che l'Organizzazione mondiale del commercio (WTO) ha accolto alcuni dei reclami della Turchia contro le misure di salvaguardia dell'Ue, accusate di non essere conformi all'accordo generale sulle tariffe doganali e sul commercio. A tal proposito, Veysel Yayan, segretario generale della TCUD, ha affermato di aspettarsi che la Commissione europea riveda le misure e crei nei confronti della Turchia condizioni commerciali libere ed eque che tengano conto delle disposizioni dell'accordo di libero scambio e dell'accordo di unione doganale. In caso contrario, la Turchia potrebbe ricorrere a delle contromisure.


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