Con una cerimonia alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato le proclamazioni presidenziali che danno il via libera ufficiale all'adozione da parte degli USA di dazi sulle importazioni di acciaio al 25% e sull'alluminio al 10%. "Ciò che avevo promesso, l'ho mantenuto", ha detto Donald Trump, attorniato da diversi esponenti dei settori che il presidente americano ha voluto con sé durante la firma. Presenti anche alcuni ministri chiave, come il vice presidente Mike Pence, i segretari al commercio Wilbur Ross e quello al tesoro Steve Mnuchin.
Esigenze di sicurezza nazionale: questo il motivo principale usato dall'amministrazione Trump per giustificare i dazi su acciaio ed alluminio, usati nel settore della difesa. Lo rende noto la Casa Bianca, elencando i motivi e una serie di numeri per spiegare come mai gli USA sono diventati il più grande importatore al mondo di acciaio (con un volume quasi quattro volte quello che esporta) e di alluminio (nel 2016 era importato il 90% della domanda, +66% rispetto al 2012). Sotto accusa le "pratiche commerciale sleali", che hanno decimato le industrie USA del settore, causando la perdita di 94.000 posti di lavoro e la chiusura permanente dal 2012 di sei grandi fonderie. Sotto accusa in particolare la sovraproduzione globale, con 737 milioni di tonnellate di acciaio e la Cina a fare la parte del leone.
I dazi entreranno in vigore nel giro di 15 giorni sui prodotti provenienti da qualsiasi paese eccetto quelli che, almeno per il momento, ne sono stati esentati, vale a dire Canada e Messico, attualmente coinvolti nella rinegoziazione del NAFTA. Trump ha detto comunque che i "veri amici" degli Stati Uniti, "quelli che ci trattano equamente sia sul piano commerciale che militare", potranno godere di "flessibilità e cooperazione" da parte di Washington.
"Saremo molto equi e flessibili", ha insistito Trump. "Abbiamo relazioni molto buone con l'Australia, abbiamo un'eccedenza commerciale con questo paese formidabile, un partner di lunga data".
"L'industria americana dell'acciaio e dell'alluminio è stata devastata da pratiche commerciali straniere aggressive", ha detto Trump. Poi ha spiegato che nei 15 giorni che mancano all'entrata in vigore dei dazi saranno usati dall'amministrazione americana per vedere come applicarli, in base ai comportamenti dei partner sul piano commerciale ma in parte anche militare.
Le proclamazioni presidenziali richiamano la Section 232 del Trade Expansion Act del 1962, una legge che permette al presidente degli Stati Uniti di applicare tariffe senza passare dal Congresso. In base alla stessa legge, un presidente può imporre dazi su tutti i paesi i cui prodotti importati negli USA pongono un rischio per la sicurezza nazionale americana.