La casa automobilistica giapponese Toyota ha annunciato di aver sospeso tutte le attività in Ucraina a partire dal 24 febbraio. La controllata Toyota Motor Russia, invece, interromperà la produzione nel suo stabilimento di San Pietroburgo dal 4 marzo e ha già sospeso le importazioni di veicoli a causa di problemi lungo la catena di approvvigionamento.
Toyota ha prodotto a San Pietroburgo circa 80mila vetture lo scorso anno, tra le quali il SUV RAV4 e la Camry. Queste produzioni dipendono per il 40% da componenti importati, soggetti a sanzioni internazionali dopo l'invasione russa dell'Ucraina.
Secondo quanto dichiarato dalla società, nel resto d'Europa le operazioni di produzione e vendita procederanno normalmente.
Toyota ha dichiarato che la sua priorità nell'affrontare questa crisi è garantire la sicurezza di tutti i membri del suo team, del personale dei rivenditori e dei partner della catena di fornitura.