Paolo Rocca, presidente ed amministratore delegato di Tenaris, è stato scagionato in appello per insufficienza di prove dalla Corte argentina, che ha così annullato la sentenza di primo grado dello scorso 27 novembre. Lo si legge in una nota diffusa dalla multinazionale con sede in Lussemburgo.
Secondo la Corte d'appello di Buenos Aires, "sarebbero necessarie ulteriori indagini sui pagamenti e le presunte giustificazioni" per procedere nuovamente nei confronti di Rocca.
L'indagine, nota come "cuadernos de la corrupciòn" o "notebook scandal", verteva su un caso di maxi corruzione in Argentina e su presunti pagamenti effettuati nel 2008 dal gruppo Techint a funzionari del governo argentino in cambio di commesse. La Corte di appello, prosegue la nota, "ha annullato questa sentenza per via dell'assenza di necessarie e sufficienti prove" per includere Rocca nel procedimento legale.