Uno dei principali produttori siderurgici britannici, Tata Steel UK, sta progettando di chiudere entrambi gli altiforni nell’impianto di Port Talbot, nel Galles meridionale, e di sostituirli con forni elettrici ad arco (EAF) col fine di attuare la sua strategia ecosostenibile "Greensteel" entro il 2050. Tuttavia, i sindacati sono preoccupati che questa svolta possa portare a grandi perdite di posti di lavoro nelle acciaierie che rappresentano quasi la metà dell’occupazione a Port Talbot, che in totale ammonta a circa 3.500 dipendenti.
«Stiamo discutendo attivamente con il governo su diverse opzioni per il futuro delle attività di Port Talbot per creare un'impronta sostenibile e decarbonizzata per il futuro», ha dichiarato un portavoce aziendale, aggiungendo che «al momento non sono state prese decisioni» e che le attività nel Regno Unito hanno dovuto affrontare sfide strutturali a causa della pandemia di coronavirus.
Il portavoce di Community (il sindacato dei metalmeccanici) ha chiesto urgenti chiarimenti a Tata Steel sottolineando che la produzione siderurgica rappresenta la metà dei posti di lavoro a Port Talbot e che è pronto a lottare per proteggere i dipendenti e il futuro dell'industria.