Il colosso siderurgico indiano Tata Steel ha dichiarato che nel terzo trimestre dell'anno finanziario 2020/21, terminato il 31 dicembre scorso, la sua produzione di acciaio grezzo è ammontata a 4,60 milioni di tonnellate di acciaio grezzo, registrando un incremento del 3% su base annua. Allo stesso tempo, le vendite di acciai finiti sono calate del 4%, ammontando a 4,66 milioni di tonnellate. La società ha affermato che, oltre a rimanere concentrata sulla gestione dei costi e dei flussi di cassa, continuerà a monitorare la situazione e ad adottare misure appropriate, in linea con le indicazioni delle autorità locali in tema di sanità. Nel trimestre in oggetto, le esportazioni della società dai suoi impianti indiani non hanno superato l'11% del totale delle consegne.
In ottobre-dicembre Tata Steel ha prodotto nei suoi impianti europei 2,61 milioni di tonnellate di acciaio grezzo, dato in crescita del 4% su base annua nonostante i fermi causati dalle manutenzioni programmate. La società ha venduto 2,11 milioni di tonnellate di acciai finiti, in calo del 10,2% a causa delle conseguenze della pandemia di Covid-19 (nonostante ciò, le consegne ai settori automotive e ingegneristico hanno fatto registrare miglioramenti).
Nei primi nove mesi dell’anno finanziario 2020/21, la produzione di acciaio grezzo di Tata Steel in India è ammontata a 12,18 milioni di tonnellate (-9,6% su base annua), mentre le vendite di acciai finiti dagli impianti locali sono ammontate a 12,64 milioni di tonnellate (-2,3%). Per quanto riguarda i suoi impianti europei, la produzione di acciaio grezzo e le vendite di acciai finiti sono ammontate rispettivamente a 6,91 milioni di tonnellate (-9,3%) e 6,36 milioni di tonnellate (-7,8%).