Tata Steel Europe prevede 3.000 esuberi

martedì, 19 novembre 2019 13:43:33 (GMT+3)   |   Istanbul
       

La divisione europea del produttore siderurgico indiano Tata Steel ha annunciato di aver delineato le proposte per un "programma di trasformazione" in Europa a fronte delle condizioni di mercato negative e di una forte riduzione della redditività dell'azienda. Lo scopo è sia quello di assicurare la sostenibilità sia quello di garantire gli investimenti necessari per una produzione innovativa ed eco-friendly. Il programma potrebbe portare al licenziamento di 3.000 lavoratori presso la divisione europea. SteelOrbis aveva già riportato i rumor in merito a possibili licenziamenti.

Nel programma proposto la società punta ad incrementare le vendite di acciaio di alta qualità, migliorando la gamma di prodotti e l’orientamento al cliente e abbassando il costo del lavoro. Tata Steel Europe punta inoltre a ridurre i costi di approvvigionamento con una più oculata collaborazione con le società del gruppo Tata Steel.

«Tata Steel - ha dichiarato la società - ha evidenziato i piani per migliorare urgentemente le proprie performance finanziarie per garantire che le attività europee diventino autosufficienti e redditizie, consentendo investimenti che tutelino il futuro a lungo termine. I programmi -ha aggiunto - propongono un nuovo modo di lavorare che consenta di aumentare la produttività e ridurre la burocrazia, e sono orientati ad incrementare le vendite di prodotti e soluzioni in acciaio di alta qualità»-

Con il programma di ristrutturazione la società punta a un flusso di cassa positivo e un margine EBITDA di circa il 10%, che equivarrebbe a circa 750 milioni di sterline (972,65 milioni di dollari) in EBITDA entro la fine dell'anno fiscale che termina il marzo 2021.

In una nota diffusa da Tata Steel vengono indicati come cause delle performance negative della società l’'ndebolimento della domanda di acciaio in Europa e l'overcapacity globale, insieme ai conflitti commerciali che hanno trasformato il mercato europeo in «discarica per l'eccesso mondiale di capacità produttiva di acciaio» e al netto incremento dei costi del biossido di carbonio.

Ne consegue che l’EBITDA di Tata Steel Europe è calato del 90% a 31 milioni di sterline (40,2 milioni di dollari) nella prima metà dell'anno fiscale iniziato ad aprile 2019, con entrate totali pari a 3,25 miliardi di sterline (4,21 miliardi di dollari).


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