Fortescue Metals Group, tra i principali produttori australiani di minerale di ferro, ha annunciato che l'export di minerale nel secondo trimestre, conclusosi il 30 dicembre dell'anno finanziario 2019/20, è aumentato del 10% su base trimestrale e del 9% su base annua, raggiungendo 46,4 milioni di tonnellate. Ha inoltre raggiunto consegne record nella prima metà dell'esercizio, con 88,6 milioni di tonnellate. Nel secondo trimestre la domanda di minerale di ferro è stata sostenuta dall'incremento della produzione di acciaio, dalla bassa quantità di scorte e dalle attività di rifornimento da parte delle acciaierie.
Sempre nel secondo trimestre, Fortescue ha estratto 54,6 milioni di tonnellate di minerale di ferro, con un aumento dell'8% rispetto al trimestre precedente e un aumento dell'11% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Per quanto riguarda i suoi progetti minerari, il gruppo ha affermato che quello di Eliwana Mine and Rail, del valore di 1,27 miliardi di dollari, ha ottenuto tutte le approvazioni chiave a gennaio 2020 e per questo sono accelerati i lavori presso il sito. Al contempo la società continua a impegnarsi nel suo progetto Iron Bridge Magnetite, un investimento da 2,6 miliardi di dollari per arrivare a produrre un minerale d'alta qualità (contenuto di ferro pari al 67%) nella prima metà del 2022.
Sulla base dell'ottima performance registrata nella prima metà dell'anno fiscale 2019/20, si prevede che l'export di minerale di ferro nell'intero anno 2019-2020 ammonti a circa 170-175 milioni di tonnellate. Le spese in conto capitale dovrebbero raggiungere nello stesso periodo 2,4 miliardi di dollari.