BHP Billiton, azionista al 50% del produttore brasiliano di pellet Samarco, ha dichiarato che si difenderà contro una richiesta di risarcimento da parte di alcuni investitori australiani per il disastro di Mariana, dove nel novembre del 2015 collassò una diga di Samarco, causando la morte di 19 persone, ingenti danni all'ambiente e il fermo della produzione. Samarco è una joint venture paritetica tra Vale e BHP Billiton.
Secondo quanto appreso da SteelOrbis, la class action è stata depositata da Phi Finney McDonald and G&E KTMC Funding (G&E KTMC). G&E KTMC è sostenuta da Grant & Eisenhofer e da Kessler Topaz Meltzer & Check.
Le società puntano a recuperare parte dello share value perso dagli investitori a causa della "presunta incapacità di BHP di divulgare informazioni rilevanti al mercato e alla sua condotta fuorviante e ingannevole".
La presentazione della class action è stata annunciata a fine luglio, poco dopo il raggiungimento di un accordo tra Samarco, Vale, BHP Billiton e i pubblici ministeri sul caso di Mariana. Le tre società hanno concordato nuovi termini per l'adempimento di nuovi impegni e acconsentito alla risoluzione di una causa da 20 miliardi di real. Le parti hanno infine convenuto di fissare un limite di tempo di due anni per risolvere un'altra causa da 155 miliardi di real.